(Testo di Marco Marangon in esclusiva per InfiniteStorie.it. La riproduzione in qualsiasi forma è vietata)
L’ala di bronzo,
terza indagine del Mandarino Tan, è il primo romanzo scritto
interamente da Thanh-Van Tran-Nhut senza l’aiuto della sorella Kim.
Alle due scrittrici vietnamite si deve la creazione di un atipico
investigatore, di umili origini ma ricco di risorse, che si muove con
passo sicuro nell’incantevole cornice del Vietnam del Seicento. A metà
strada tra il mystery storico e la fiaba, L’ala di bronzo si fa
apprezzare per la raffinata commistione tra elementi fantastici e
minuziose descrizioni di luoghi, paesaggi, usi e costumi della civiltà
orientale. In questo mondo arcaico intessuto di magiche suggestioni,
gli spiriti maligni vivono fianco a fianco con pescatori e contadini.
Non deve dunque sorprendere che nessuno osi dubitare della presenza di
una “con tinh” - il fantasma di una ragazza morta prima del matrimonio
- nella giungla che circonda il paese natale del Mandarino Tan. L’ala di bronzo
si apre proprio con l’aggressione di una “con tinh” ai danni di un
viandante, che cade vittima degli insaziabili appetiti sessuali della
vergine. Il sesso è uno dei piatti forti del romanzo e fornisce spesso
l’occasione per spunti comici irresistibili e boccacceschi. Malgrado il
carattere ludico e godereccio di molti episodi, l’indagine che porta
avanti il Mandarino Tan è terribilmente seria: si tratta di scoprire
non soltanto l’identità di un probabile assassino, ma di svelare anche
i legami tra i misteriosi avvenimenti del presente e un fatto di sangue
del passato, ormai sepolto nella memoria della collettività. Ma la
superstizione popolare esige pesanti tributi e le autorità locali sanno
come complicare la vita al pur indomito Tan. Tra abbuffate colossali,
grandi bevute, agghiaccianti scoperte e sordidi complotti, si dipana
una storia gradevolissima che esplora temi sempre attuali come la paura
della diversità, i sinistri effetti del pregiudizio e della credulità,
gli inganni di chi detiene il potere. Da leggere.
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